Autore Topic: Alda Merini  (Letto 384 volte)

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Offline ridethesnake

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Alda Merini
« il: Ottobre 27, 2008, 10:32:14 am »
E più facile ancora

E più facile ancora mi sarebbe
scendere a te per le più buie scale,
quelle del desiderio che mi assalta
come lupo infecondo nella notte.

So che tu coglieresti dei miei frutti
con le mani sapienti del perdono...

E so anche che mi ami di un amore
casto, infinito, regno di tristezza...

Ma io il pianto per te l'ho levigato
giorno per giorno come luce piena
e lo rimando tacita ai miei occhi
che, se ti guardo, vivono di stelle.

Non voglio dimenticarti, amore

Non voglio dimenticarti, amore,
né accendere altre poesie:
ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
la poesia ti domanda
e bastava una inutile carezza
a capovolgere il mondo.
La strega segreta che ci ha guardato
ha carpito la nudità del terrore,
quella che prende tutti gli amanti
raccolti dentro un'ascia di ricordi.

Perché t'amo

Perché t'amo e mi sfuggi,
pesce rosso di vita
umido dentro l'erba
palpitante nel sole?

Perché non ho parola
dura come la pietra
che ti ferisca a morte?

Così ti fermerei,
e potrei disegnarti
un arabesco sul cuore.

Perché mi dici cose fuggenti

Perché mi dici cose fuggenti
che non sanno di vero,
perché inganni te stessa?
Il violino armonico che avevi dentro
si è rotto per sempre.
Inutile sperare...
Così spero che qualcuno
bussi alla porta,
e non solo il vento.

Bambino

Bambino,
se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
e portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.

Mi sono innamorata

Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti da larga resa.

« Ultima modifica: Ottobre 27, 2008, 10:33:59 am da ridethesnake »
Se do da mangiare ad un povero, mi dicono che sono un santo, ma se chiedo perchè quel povero è povero, mi dicono che sono un comunista!



Se non avete niente di meglio da fare andate a farlo da un'altra parte.
 


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