Fonte: La Gazzetta dello Sport
Ha il sorriso del primo giorno, Carlo Ancelotti. L'ottava stagione in rossonero è quella delle novità. Niente Champions, ma con un Ronaldinho in più. Lo stimolo è anche tattico: Kakà e Ronaldinho, più Pato (o Borriello). Libertà di invenzione. "In questi giorni si parlerà molto del Milan del futuro- dice il tecnico a Milan Channel- c'è tanto materiale a disposizione al di là del modulo. La società ha fatto un grande sacrificio, sono arrivati giocatori importanti, non solo Ronaldinho. È un'estate particolare. Contiamo di essere competitivi su tutti i fronti. Ci siamo rinforzati dietro con Zambrotta, a centrocampo con Flamini, davanti con Ronaldinho e Borriello. Abbiamo tantissime soluzioni. Ronaldinho è un nome importante che porta entusiasmo. In tutti, anche nei giocatori. Si tratterà di tradurre questo entusiasmo in risultati e gioco. Ronaldinho non è un attaccante vero, è uno che ama spaziare, ma è molto prolifico. L'attacco è un reparto di qualità, un mix tra di giovani e di giocatori d'esperienza". Ovvio che tutti gli occhi saranno puntanti su Dinho... "Mi aspetto tutto il meglio che può dare. Lo vogliamo mettere nelle condizioni di tornare il migliore al mondo al Milan. Troverà l'ambiente ideale per riscattarsi. È integro e contiamo sulla sua voglia. È chiaro che non dovrà essere ingabbiato tatticamente, dovrà far valere il suo estro. Con Ronaldinho e Kakà dobbiamo trovare soluzioni diverse, per me è uno stimolo affascinante: posso inventare qualcosa di diverso". E, oltre a Pato, quest'anno c'è anche un Borriello che scalpita. "Ha fatto una stagione ottima al Genoa e avrà il suo spazio, ha caratteristiche che possono essere utili con due trequartisti".