Mondiale SuperBike 2013
Mimmo966:
Con ancora un appuntamento da definire in data 23 giugno, sono attualmente 14 i round del Calendario 2013.
Si inizierà il 24 febbraio in Australia e il primo appuntamento europeo sarà per il 14 aprile prossimo al MotorLand Aragon in Spagna. Grande novità il ritorno a Laguna Seca il 29 settembre, collocata a fine novembre la prova al Buddh International Circuit in India. Sono invece due i round italiani: il 12 maggio a Monza ed il 30 giugno ad Imola.
.:Questo il Calendario:.
STC = Subject to contract (Soggetto a contratto)
TBA= To be announced ( Da annunciare)
.:Questi i Piloti:.
Appuntamento qui, dunque, per tutti i Vostri commenti su questo sempre più avvincente campionato dedicato agli appassionati delle 2 ruote :winner_
Mimmo966:
Phillip Island 24 febbraio 2013
Gara1
Bella gara d’apertura stagionale nel magnifico scenario australiano di Phillip Island, ma senza storia per il netto, incontrastato dominio delle Aprilia RSV-4, potenti, veloci, equilibrate, oggi straordinariamente efficaci. Merito anche dei piloti che sono stati capaci di non far rimpiangere Max Biaggi, in particolare Guintoli, davvero brillante con una accorta strategia di gara che lo ha portato sul gradino più alto del podio dopo un inseguimento a martello ma senza sbavature.
A rimetterci è stato Laverty, in testa dalla partenza fino a metà gara, che ha rischiato anche di perdere la piazza d’onore, recuperata proprio in un volatone da scintille, relegando Fabrizio in terza posizione. Il romano ha pagato lo scotto di una partenza al ralenty, poi si è buttato nella mischia battendo giri veloci fino ad agguantare la seconda posizione, persa e recuperata più volte negli ultimi due giri fino al rush finale sotto la bandiera a scacchi.
La corsa ha vissuto momenti drammatici, quando a nove giri dal termine, Carlos Checa, nel tentativo di riagganciare la testa della corsa, in forte velocità arriva lungo al tornantino e centra l’incolpevole Melandri. Lo spagnolo della Ducati resta esanime a bordo pista, con i commissari di pista letteralmente in barca. E’ una brutta botta, ma la forte fibra di Carlito sembra scongiurare il peggio, anche se il trauma cranico subito costringe lo spagnolo della Casa bolognese a disertare gara 2.
Tornando alla gara, alla fine dopo varie schermaglie, Davies (Bmw) regola Sykes e Baz (Kawasaki), Haslam e Rea (Honda) e Camier (Suzuki), un po’ sotto le aspettative dopo gli sprazzi visti in prova. Il più battagliero è stato Haslam, per metà gara nel fazzoletto dei piloti di testa, autore di autentiche prodezze fino a che le gomme lo hanno costretto a tirare i remi in barca. La Honda paga in potenza e in velocità di punta e anche la Kawasaki non sembra aver lo spunto da lepre della scorsa stagione.
La Ducati, prima del ko di Checa, pur in lotta per il podio, non è parsa in grado di contrastare la supremazia delle Aprilia. Peccato per Giugliano, appiedato al terzo giro per inconvenienti tecnici della sua Aprilia.
Gara2
Dopo la tripletta-show di gara uno, in gara due l’Aprilia si accontenta di una … doppietta, stavolta con Laverty sul gradino più alto del podio davanti al compagno di squadra Guintoli, mattatore nella prima corsa. La corsa non ha avuto storia, con una bagarre spettacolare ma quasi platonica con il coriaceo Marco Melandri (per altro con la spalla acciaccata causa la botta subita nella caduta di fine mattinata), perché il forte binomio dell’Aprilia ha controllato la situazione, giocando al gatto col topo.
Il pilota ravennate della Bmw, a dire il vero, a sei giri dalla fine ha tentato il colpaccio con una gran staccata al tornantino da impallinare Laverty, il quale ha però subito risposto alla grande con una impressionante progressione, fino al trionfo finale. Siamo solo alla prima puntata di una stagione sicuramente di altissimo livello tecnico e avvincente sul piano agonistico, una puntata di grande valore per l’Aprilia che dimostra ancora di essere la moto da battere, con piloti all’altezza del compito.
Stavolta Fabrizio ha mancato il podio. Il pilota romano, a metà gara, con giri da cardiopalma sull’1’31.5, si avvicinava pericolosamente al duo di testa, con alle spalle Giugliano, altalenante. La sbavatura nell’ultimo giro ha però tolto a Fabrizio, ancora non del tutto affiatato con la RSV-4, l’ultima possibilità del podio, andato al più esperto campione della Bmw. Solo quinto Sykes, staccato di ben 11,5 secondi, poi Giugliano, Cluzel, Rea, Camier, Haslam, impigliato in un incidente al primo giro con Davies e Baz.
Assente Carlos Checa, in ospedale a Melbourne per accertamenti dopo la brutta caduta di gara uno e assente da questo primo appuntamento stagionale anche l’altro pilota della Ducati Badovini, per i postumi della caduta in prova. La Casa bolognese esce così a testa bassa da Phillip Island per la guigne dei suoi due piloti anche se il potenziale dimostrato dalla nuova Panigale lascia ben sperare per il futuro.
Da:motoblog.it
Mimmo966:
Aragon 14 aprile 2013
Gara1
La partenza di gara1 del Mondiale Superbike ad Aragon inizia con un imprevisto: la Ducati di Mark Aitchinson viene rimossa dalla griglia di partenza per un problema tecnico, mentre Engene Laverty riesce a sorprendere l'autore della pole position Tom Sykes e si porta al comando alla prima curva, riuscendo anche a guadagnare un certo vantaggio nel secondo giro, ma dopo un paio di tornate la sua Aprilia RSV4 rallenta vistosamente e per il pilota irlandese la manche termina lì.
Non che Sykes sia più fortunato, visto che al giro successivo anche la sua Kawasaki accusa problemi tecnici e lo costringe a rientrare nella corsia dei box.
Con due dei protagonisti fuori scena, la gara si ritrova Chaz Davies con la BMW a guidare seguito ad un paio di secondi scarsi da Sylvain Guintoli e Marco Melandri, situazione che si manterrà più o meno immutata fino alla bandiera a scacchi, con la seconda vittoria nel Mondiale per Davies e prima per lui da pilota ufficiale BMW.
Guintoli non è riuscito ad avvicinarsi più di tanto a Davies, ma il suo secondo posto lo porta in testa alla classifica iridata visti anche i problemi di saltellamento all'avantreno lamentati da Melandri per tutto il fine settimana. Marco è riuscito perlomeno a conquistare l'ultimo gradino del podio rispondendo agli attacchi di Rea dopo una disavventura a cinque giri dal termine che lo porta a finire nella via di fuga della curva 12 e ripartire dietro a Rea e Baz. Il suo terzo posto finale completa il successo per la casa di Monaco.
Sfortuna per Davide Giugliano, che all'ultimo giro è stato costretto al ritiro per un problema tecnico della sua Aprilia RSV4.
Quarto posto per Jonathar Rea, con una Honda visibilmente carente in fatto di prestazioni, mentre ancora peggio è andata a Carlos Checa, che ha riportato solo un mediocre settimo posto con una Ducati se possibile ancora più in difficoltà della Honda, tanto da far sollevare più di un sopracciglio sul resto della stagione per il campione spagnolo: la Panigale sembra avere serie difficoltà tecniche soprattutto a centro curva, e si riparla delle difficoltà di messa a punto di un telaio che è in pratica composto da due diversi componenti uniti dal motore in funzione portante.
Gara2
La seconda manche del Mondiale Superbike ad Aragon inizia con qualche problema tecnico sulla griglia di partenza, esattamente come gara1. Stavolta è Jules Cluzel ad alzare la mano dopo il giro di riscaldamento, segnalando che la sua moto si è spenta, facendo sventolare le bandiere gialle e ritardare l'avvio della gara con una lunghezza ridotta a diciannove giri. All'avvio Cluzel partirà dalla corsia dei box, mentre Loris Baz, che aveva accusato analoghi problemi, partirà dal fondo dello schieramento.
Anche stavolta Engene Laverty è il più pronto allo spengersi del semaforo, ma la sua gara finisce già alla seconda curva con uno spettacolare highside.
Il suo doppio zero in questa gara avrà serie ripercussioni sulle sue ambizioni di campionato, soprattutto alla luce del secondo posto in gara ottenuto di nuovo da Sylvain Guintoli, che non ha forzato più di tanto cercando di inseguire Chaz Davies e si è "accontentato" di un sicuro secondo posto che lo proietta abbondantemente in testa alla classifica di campionato.
Davies è dunque il protagonista assoluto della gara di Aragon, con una fantastica doppietta con la BMW che porta a tre il totale delle sue vittorie nel Mondiale Superbike, ma il campione gallese era del resto uno dei favoriti sul tracciato di Alcaniz, che negli scorsi anni lo ha sempre visto fra i protagonisti. La sua S1000RR è sembrata volare, a differenza di quella guidata da Marco Melandri che è riuscito a conquistare a fatica un quinto posto in gara2, insidiato da Davide Giugliano che alla fine lo supererà senza troppe difficoltà, mentre ancora peggio è andata a Carlos Checa, solo ottavo sul traguardo con la prima delle Ducati.
Da: motocorse.com
Mimmo966:
Assen 28 aprile 2013
Gara1
Il britannico Tom Sykes non lascia scampo agli avversari e si aggiudica in grande stile la Gara-1 del GP d’Olanda, terza prova del Mondiale SBK 2013. Partito dalla pole, Sykes si è scrollato rapidamente di dosso la concorrenza imponendo un passo semplicemente inarrivabile per tutti gli avversari. Solo a due terzi di gara il veloce pilota della Kawasaki ha iniziato ad amministrare il vantaggio, che a quel punto era già attorno ai 10 secondi.
Mentre il primo posto non è mai stato in discussione, la bagarre si è scatenata invece per il secondo e terzo gradino del podio, dove Jonathan Rea si è trovato a battagliare con le velocissime Aprilia RSV4 ufficiali di Guintoli e Laverty aggiudicandosi la seconda posizione dopo una serie di sorpassi spettacolari, a cui gli alfieri della casa di Noale avevano potuto rispondere solamente sfruttando la potenza in accelerazione delle loro moto. Terzo è Guintoli davanti a Laverty.
Sfortuna nera per Marco Melandri, subito fuori per la rottura della catena della sua S1000RR, mentre il suo compagno di squadra Chaz Davies - due volte vincitore nel precedente round di Aragon - si deve accontentare della settima posizione arrivando sul traguardo con oltre 22 secondi di distacco dal vincitore.
Gara2
Dopo il netto successo in gara1 di Tom Sykes, la seconda manche ad Assen ha visto una battaglia serrata tra l’ingelse della Kawasaki e Laverty, capaci di prendere le distanze già dai primi giri. Dopo una lunghissima fase di studio sul filo dei millesimi di secondo, il pilota ufficiale Aprilia ha rotto gli induci nel corso del 19°giro, infilandosi all’interno alla curva 6.
In un duello mozzafiato, Sykes ha cercato all’ultima staccata di riacchiappare l’irlandese cercando, senza successo, di spuntarla al fotofinish. Per Laverty si tratta della quinta vittoria in carriera, la seconda in stagione dopo il successo di gara 2 a Phillip Island. Il giovane Loris Baz ha difeso a denti stretti la terza posizione fino alla bandiera a scacchi da un coriaceo Jonathan Rea mentre deludono Chaz Davies (BMWt) e Sylvain Guintoli (AprilTeam), rispettivamente quinto e sesto al traguardo.
Grande prestazione per Leon Camier, settimo, nonostante il ginocchio ancora infortunato e la partenza dall’ultima casella dello schieramento. Soltanto ottavo Marco Melandri, autore di una partenza fulminea, ma in difficoltà con il procedere della corsa. Sfortunata uscita di scena per Davide Giugliano, scivolato alla curva 2 nel corso del sesto passaggio mentre era in terza posizione, con tanto di moto in fiamme nella via di fuga.
mozagga:
A monza bella melandri finalmente un italiano che vince a monza (gara 1) e secondo in gara 2....tra lìaltro è vittoria storica....perchè la Dorna ha dichiarato che il circuito è pericoloso e che questa è stata l'ultima gara sullo storico serpentone immerso nel più grande parco d'europa.
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