Poche ore fa tramite comunicato ufficiale sul blog di AppJet, società fondata qualche anno fa da tre ex dipendenti della società di Mountain View, è stato reso noto l’acquisto da parte di Google, società di Larry Page e Sergey Brin, della sopramenzionata società ed i suoi prodotti, con una diretta conseguenza: Google Wave ingloba Etherpad. Una notizia che apre nuove prospettive, dopo il lancio di Chrome OS.
Il recentissimo Wave di Google, rilasciato sotto forma di beta test qualche giorno fa, non ha pienamente convinto tutti quanti, addetti ai lavori e non, cosa che ha spinto evidentemente la società statunitense a cercare delle potenziali migliorie al proprio prodotto.
La soluzione sembra essere proprio Etherpad, nato dalla mente di tre ex googlers, che permette di condividere uno o più pad pubblici. Questi ultimi altro non sono che documenti condivisi online tra più utenti, e Etherpad consente di editare in real time il testo ed i contenuti, evidenziando tramite i colori le modifiche apportate dai vari membri del gruppo che condividono il pad di lavoro.
Questa funzionalità ovviamente calza a pennello con le caratteristiche di Google Wave, che oltre ad integrarsi alla perfezione con Chrome fa della condivisione il cardine dell’esperienza ideata nelle segrete stanze di Mountain View dai fratelli Rasmussen, gli stessi ideatori di Google Maps, che mirano a rimpiazzare in un solo colpo e-mail, chat e la stragrande maggioranza dei canonici sistemi di condivisione di file tra utenti.
Non sono mancate le proteste per questa acquisizione da parte degli utenti di Etherpad, che usufruiscono di fatto di due formule per fruire del servizio, affiancando la versione gratuita ad una a pagamento, rivolta essenzialmente all’ambito professionale. Proprio per venire incontro alle esigenze di questi ultimi AppJet ha fatto sapere che il codice di Etherpad sarà reso disponibile gratuitamente agli utenti, diventando di fatto un prodotto open source, in pratica quando Google Wave sarà completo.
