Autore Topic: Rapidgator torna libero  (Letto 1573 volte)

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Offline ninfea

Rapidgator torna libero
« il: Maggio 29, 2013, 21:24:17 pm »



Annullato il sequestro del sito di stoccaggio di file di grandi dimensioni


Annullato il sequestro del sito Rapidgator. Il tribunale del riesame della Capitale ha fatto parzialmente cadere l’ordinanza emessa dal gip Massimo Di Lauro nelle scorse settimane nei confronti di 27 indirizzi web accusati di violare il copyright. Rapidgator è famoso nel mondo di internet per l’attività di cosiddetto cyberlocker, ovvero di stoccaggio di file di grandi dimensioni sulla rete. Il portale nel ricorso è stato assistito nel ricorso dall’avvocato Fulvio Sarzana. 

 

Il penalista si dice soddisfatto e poi aggiunge: “Mi sembra sia stato affermato il principio importante della necessaria previa attività sul sito che si ritiene violare il diritto d’autore, anche e soprattutto se tale sito si trovi all’estero, a prevalenza dell’azione diretta nei confronti dei provider. Ciò in linea con i principi del resto espressi in maniera lineare dal Digital millenium copyright act statunitense, a cui pressoché tutti i cyberlocker si richiamano”. 

Il collegio dei giudici della libertà, presieduto da Franca Amadori, a parere del legale ha ritenuto non presenti nel decreto di sequestro i requisiti della proporzionalità, gradualità ed adeguatezza della misura, necessari per confermare la stessa cautela reale. “In pratica l’oscuramento totale del sito attuato attraverso i provider è troppo invasivo”, ha continuato Sarzana. 

Nel documento di 15 pagine del tribunale prima si ricorda che il procedimento aveva preso spunto dalla denuncia di un piccolo distributore italiano che aveva riscontrato sulla rete i link relativi ad un film d’animazione uscito nelle sale italiane nel novembre dello scorso anno, ’Un Mostro a Parigi’. E subito poi si aggiunge che poteva essere richiesta la cancellazione del file in qualsiasi momento all’ufficio individuato dall’ente statunitense. 

Il sequestro, insomma, non è l’unico rimedio “all’indicata inefficienza di rimedi meno drastici. Sempre che risulti documentata e dimostrata l’incapacità della società ricorrente di reprimere le condotte tese a diffondere tale opera sul sito da essa gestito”. Per questo è stato disposto il ripristino dell’utilizzo del sito rapidgator.net “ai fini di archiviazione per conto terzi posto che non è stato attuato, finora, alcun tentativo di ottenere la cancellazione dell’utente responsabile della violazione”. 

L’annullamento riguarda il singolo portale perché lo stesso era stato l’unico ad impugnare il decreto di sequestro. L’avvocato Sarzana poi aggiunge: “E’ una ordinanza altamente innovativa che introduce in via pretoria il principio del ’notice and take down’ preventivo come parametro della proporzionalità e gradualità della misura del sequestro preventivo di un sito web”. 


Fonte: TMNews


« Ultima modifica: Maggio 29, 2013, 22:15:23 pm da edi67 »
                                  
 


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