Lo conferma una simulazione matematica: viviamo di più grazie alle nonneStudio Usa aiuta a spiegare la longevità degli umaniL 'ipotesi della nonna' riceve una importante prova in suo favore: una simulazione matematica proverebbe la famosa teoria secondo cui gli esseri umani hanno evoluto una longevita' superiore a quella delle scimmie perche' le nonne danno una mano ad allevare i nipoti. La ricerca della University of Utah e' stata pubblicata sulla rivista 'Proceedings of the Royal Society B'. Lo studio ha mostrato che, dal momento in cui si raggiunge la vita adulta, le creature della simulazione hanno vissuto per altri 25 anni, come gli scimpanze': dopo un periodo di tempo di evoluzione, compreso fra 24mila e 60mila anni, durante il quale le nonne contribuivano ad allevare i nipoti, una volta raggiunta l'eta' adulta le creature vivevano circa altri 49 anni, cosi' come l'uomo cacciatore-raccoglitore.
Nella simulazione, inoltre, ogni neonato aveva il 5 per cento di probabilita' di avere, oppure no, un gene che gli conferisse maggiore longevita'. L'ipotesi della nonna sostiene che quando le nonne aiutano a nutrire i nipoti, le figlie possono avere piu' bebe' a minor intervallo di tempo, i bambini si svezzano prima, anche se raggiungono dopo l'eta' adulta, e le donne vivono ben oltre la menopausa. Consentendo alle figlie di avere piu' figli, le donne della simulazione vivevano abbastanza a lungo da diventare nonne e passare i loro geni longevi a piu' discendenti, che vivevano a loro volta di piu'. L'ipotesi della nonna fu formulata per la prima volta nel 1997 e la principale critica che le fu mossa all'epoca fu proprio la mancanza di una base matematica. Il nuovo studio rappresenta il primo tentativo di arrivare con successo a una modellizzazione dell"effetto nonna' per spiegare la maggiore durata della vita degli umani.
Fonte
TelevideoRAI
