Arriva il conto "base", ecco come sarà
24 aprile 2012
Presentato il conto base, che le banche dovranno offirire a zero spese, a partire da giugno, per i soggetti disagiati. Ecco come sarà.
Il decreto Salva Italia di fine anno, poi modificato nel corso del tempo fino al decreto liberalizzazioni, aveva introdotto il concetto di conto di base, un prodotto semplice pensato per pensionati e soggetti svantaggiati socialmente. Si tratta di un conto che tutte le banche e Poste devono offrire a condizioni particolari. Ora il conto base è stato presentato. Vediamo com'è.
Niente canone né bollo per le categorie meno agiate
In base all’accordo presentato, si considerano "svantaggiati" solo coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 7500 euro all’anno. Per queste persone, il conto non prevede costi. Bisognerà presentare autocertificazione al momento dell’apertura e poi entro il 1° marzo di ogni anno, altrimenti saranno addebitati canone e bollo.
In pratica il conto di base (chiamato conto di base di tipo A), che non prevede scoperto e che dovrà essere offerto obbligatoriamente da banche, Poste e istituti di pagamento avrà le seguenti caratteristiche:
Se previsto, accesso a servizi di home banking
Carta di debito
Elenco movimenti: 6 all'anno
Prelievi contante in banca: 6 all'anno
Prelievi bancomat nella stessa banca: illimitati
Prelievi bancomat in altre banche: 12
Pagamenti Rid (come le bollette): illimitati
Pagamenti con carta di debito: illimitati
Pagamenti ricevuti con bonifico domestico o Sepa: 36 all'anno
Pagamenti con bonifico domestico o Sepa con addebito in conto: 6 all'anno
Versamenti contanti e assegni: 12 all'anno
Comunicazioni di trasparenza: una all'anno
Invio estratti conto, documento di sintesi: 4 all'anno
Pagamenti ricorrenti con bonifico: 12 all'anno
A pagamento per gli altri correntisti
Per chi non rientra nei limiti Isee visti, il conto di base di tipo A avrà un canone onnicomprensivo che verrà definito autonomamente dalla banca o dalle Poste (si dice nell’Accordo che dovrà essere ragionevole e coerente con finalità di inclusione finanziaria) e l’imposta di bollo di 34,20 euro se la giacenza media è superiore a 5000 euro. Potrà essere aperto anche a chi è già cliente della banca.
Se però la persona che supera il limite Isee di 7.500 è un pensionato con pensione fino a 1500 euro al mese, ha comunque la possibilità di accedere a condizioni particolari:
- conto base di tipo A con canone ridotto;
- conto di base gratuito per pensionati (detto conto di base di tipo B), con bollo per giacenze superiori a 5000 euro e un numero più limitato di operazioni rispetto al conto base A.
Finalmente un conto a zero spese. Li terremo d'occhio
Il nostro giudizio è abbastanza positivo rispetto al prodotto A. In pratica è stato costruito sulla falsariga del conto corrente semplice creato nel 2010 da Abi e associazioni dei consumatori, sotto l’egida di Banca d’Italia. Questa volta, però, sarà offerto obbligatoriamente da tutti gli operatori e questo dovrebbe garantire canoni più bassi di quelli dei conti semplici attualmente in circolazione. Tutti avranno dunque nel futuro la possibilità di accedere a un conto di base a costi ragionevoli.
Il prodotto per pensionati, conto base di tipo B, è invece più limitato; offre come un unico elemento di gratuità per i pensionati la possibilità di fare 12 prelievi di contante direttamente in banca. Per il resto si tratta di operazioni che sono già gratuite nei conti esistenti. Inoltre i pensionati che hanno già un conto dovranno chiudere il precedente e aprirne uno nuovo. E questo complica il tutto.
I nuovi prodotti saranno disponibili da giugno. Ma per le poste e le banche non è previsto un obbligo specifico di comunicazione nei confronti dei clienti interessati. Una grave mancanza. Si rischia che il prodotto resti sconosciuto ai più.
Appena arriveranno sul mercato i primi prodotti vi terremo informati su costi, offerte e modalità di attivazione.
Dal sito di Altroconsumo
