Autore Topic: Sport o politica?  (Letto 847 volte)

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Offline garfield

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Sport o politica?
« il: Agosto 06, 2008, 22:00:40 pm »
Polemiche, critiche e forti contrasti in tutto il mondo. Quelle di Pechino saranne ricordate come le più controverse Olimpiadi dell'ultimo quarto di secolo. Ma è giusto mischiare l'atletica con questioni di altra natura?

Queste di Pechino saranno sicuramente ricordate come le Olimpiadi che più di tutte, negli ultimi 25 anni, hanno suscitato reazioni, contrasti e forti polemiche in tutto il mondo. Critiche divenute tanto più accese in concomitanza coi disordini scoppiati questa primavera a Lhasa e in tutta la regione del Tibet in coincidenza col 49esimo anniversario della rivolta contro il dominio cinese. Una situazione che ha portato alcuni Paesi a pericolose prese di posizioni come quella del Presidente francese Nicolas Sarkozy che all'epoca dello scoppio dei disordini in Tibet aveva messo in dubbio la sua partecipazione all'inaugurazione dei 29esimi Giochi Olimpici, subordinandola all'avvio da parte del governo cinese del dialogo con il Dalai Lama. (ma ora è confermata la sua presenza come quella di George Bush).
Anche ora che il via ai Giochi è alle porte non si placano le polemiche. Dopo il visto ritirato all'atleta statunitense Joey Cheek, medaglia d'oro a Torino 2006 per il pattinaggio in velocità, perché attivista Darfur, dopo gli arresti dei contestatori e i dimostranti pro Tibet, la polemica è arrivata anche in Italia dove dopo la proposta di Gasparri (An) di boicottare la giornata di inaugurazione delle Olimpiadi, sostenuta dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, dopo il parere contrario di GianfrancoFini («il boicottaggio è inutile») e il monito del ministro degli Esteri Franco Frattini («nessuno politicizzi le Olimpiadi»), l'ultima parola l'ha pronunciata il Presidente del Coni Petruccioli: «Perché si chiede allo sport di sostituire la politica?»
Già il ministro dello sport cinese, aveva esortato a evitare «simboli e bandiere di protesta» che violerebbero lo spirito olimpico, a Pechino sfila la fiaccola, in mezzo a migliaia di persone scese in piazza per festeggiare.
Quello che ci si chiede è se è giusto mischiare la politica e con una manifestazione come questa che dovrebbe invece rappresentare lo spirito più alto del rispetto, fraternità e della pace tra i popoli. O se invece, al contrario, proprio per questo appare essere tanto più inaccettabile lo svolgimento dei Giochi in un paese in cui, come la Cina (ma è obbligo ricordare che si tratta di uno fra i tanti) i diritti umani vengono così spesso messi in discussione.
In ongi caso, rimano il fatto che per il momento agli atleti è stato permesso indossare il braccialetto che denuncia le violazioni dei diritti umani in Tibet, come anche esprimere le proprie idee sui blog, l'unico spazio nel merito del quale, per il momento, il Cio, che proibisce «dimostrazioni di natura politica, religiosa o razziale nelle aree delle Olimpiadi», incluso il villaggio olimpico, non è entrato.

 

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Offline Mimmo966

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Re: Sport o politica?
« Risposta #1 il: Agosto 07, 2008, 23:22:36 pm »
Io non sono sicuramente d'accordo sul fatto di mischiare politica e sport ma come qualcuno mi rispose qualche tempo fa, sono questi i momenti per sensibilizzare l'opinione pubblica. Finite le olimpiadi chi si interesserà più dei problemi dei monaci tibetani?
 


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