Autore Topic: Storie parallele: calcio, Gila e Toni l'usato sicuro  (Letto 1539 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Storie parallele: calcio, Gila e Toni l'usato sicuro
« il: Settembre 17, 2012, 19:01:06 pm »
Storie parallele: calcio, Gila e Toni l'usato sicuro
La rivincita dei bomber accantonati. Ma segnano anche i giovani


L'usato sicuro come antidoto alla fuga dei top player e alla crisi economica che attanaglia ma non snatura il calcio italiano. La serie A prende quota e ripropone antichi protagonisti in vena di prodezze. Rieccoli, Alberto Gilardino e Luca Toni, svenduti, prestati, quasi dimenticati, che agli sgoccioli del mercato approdano al Bologna e alla Fiorentina e ieri con un colpo di scena tornano sostanziali e vincenti. Gila confezione una doppietta e un assist che smembra le ritrovate certezze delle giovani truppe zemaniane; Toni completa il suo Amarcord fiorentino con un gol, complice un irresistibile Jovetic, che completa la stangata di Montella al Catania.

A volte ritornano, e quando lo fanno lasciano il segno. Una storia parallela, quella dei due cannonieri di razza, insieme in azzurro nel biennio che ha portato entrambi al titolo mondiale con Lippi nell'estate di Berlino 2006. Dai gol insieme ad Amsterdam e a Firenze, per un 3-1 all'Olanda e un 4-1 alla Germania che fecero capire a Lippi che la strada mondiale era tracciata. Poi spesso uno al posto dell'altro, come nella semifinale con la Germania con Gila che dà l'assist a Del Piero per il trionfale 2-0, antipasto della corrida finale con la Francia.

Cinque anni separano i due attaccanti dalle caratteristiche diverse ma coniugabili. Luca Toni, ora 35enne, potente ma agile, generoso e continuo, arriva al successo dopo tanta gavetta a 27 anni esplodendo nel Palermo. Ma poi la piazza gli va stretta, sostituisce Batistuta nel cuore dei fiorentini con 47 gol in 67 gare, una media d'altri tempi. Dopo il titolo mondiale approda al Bayern, vince il titolo nazionale, la classifica marcatori e anche quella Uefa. Poi cade in disgrazia e non riesce più a eccellere nonostante le occasioni con Roma e Juve.

Quindi un anno a Dubai e sembra una scelta da vecchia gloria, ma Toni si rimette in gioco e trova la complicità della Fiorentina per la nuova scommessa. Il gol di ieri è una premessa importante: è il 102esimo in serie A, con quelli del Bayern sarebbe nell'elite di tutti i tempi. Ancora più felice sembra l'avvio di Gilardino a Bologna, veterano di soli 30 anni, ma enfant prodige gia' a 22 (titolo europeo U21), lanciato da Prandelli a Parma a 20 anni e ingaggiato a 25 dal Milan, con cui vince tutto.

Gila è un misto tra Boninsegna e Inzaghi, un predatore d'area implacabile, ma poi ha qualche problema con Ancelotti. Si accasa bene alla Fiorentina, la storia però finisce per mancanza di stimoli; approda al Genoa e poi ora al Bologna. Nello stadio che ha rigenerato Baggio e Di Vaio può togliersi grandi soddisfazioni visto che a 30 anni ha segnato 148 gol in serie A e ha scavalcato un certo Sivori. Ma la terza di campionato ha esaltato anche tanti giovani: hanno segnato Immobile, Insigne (e il loro gemello Verratti al Psg), Sau, Florenzi, con segnali incoraggianti di rinnovamento.

Però la vecchia guardia vigila solerte: Di Natale ha posto il suo solito sigillo nel segno della continuità, Totti ha fornito un'altra prova importante vanificata poi dai cedimenti della difesa, Borriello si e' mangiato il gol che avrebbe probabilmente dato il colpo di grazia alla Juve esaltando il Genoa. Nella serie A c'e' spazio per tanti, specie ora che la crisi ha impoverito gli organici, ma la vecchia guardia dei marcatori non ha nessuna intenzione di cedere il passo.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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