Autore Topic: Ecco chi ‘vince’ e chi ‘perde’: legge stabilità, più detrazioni per i figli  (Letto 505 volte)

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Ecco chi ‘vince’ e chi ‘perde’: legge stabilità, più detrazioni per i figli
Va bene alle famiglie, meno alle imprese


Alla fine la spuntano le famiglie e i figli nella 'classifica' tra chi vince e chi perde nelle norme modificate dalla Camera della legge di stabilità.

Arrivano infatti più detrazioni per i figli a carico con un peso inversamente proporzionale al reddito: meno stipendio, più detrazioni. E detrazioni che aumentano al calare dell'età' dei bimbi e che diventano più pesanti per i figli diversamente abili.

Per le imprese si inizia invece ad agire sull'Irap anche per i mini-imprenditori. Ma salta contemporaneamente un pezzo rilevante del fondo produttività: in attesa di accordo tra le parti sociali, 250 milioni vengono dirottati sui comuni per far fronte ai danni del maltempo. Anche se il fondo viene complessivamente rimpinguato di 800 milioni (600 nel 2014 e 200 nel 2015). Ma vengono 'rosicchiate' anche le franchigie, la 'no tax area' dell'Irap: si abbassano per far posto (500 milioni circa) appunto ai micro-imprenditori, cioè, ad esempio, chi non ha dipendenti.

Quindi intanto i comuni possono essere registrati tra i 'vincitori' di questa partita. Anche se un pezzo importante di manovra che li riguarda e' ancora in ballo: si punta infatti (in Senato) ad allentare il patto di stabilità interno sempre per consentire ai municipi di spendere risorse per far fronte ai rischi idrogeologici.

Tra i 'perdenti' gli investitori, soprattutto i più incalliti. Arriva infatti nell'ordinamento italiano la Tobin tax sulle transazioni finanziarie. Tassa però ancora da perfezionare: si punta a fissare tra l'altro a fissare l'italianità anche dell'emittente dei prodotti finanziari per aggirare inevitabili fenomeni di delocalizzazione. E tra i vincitori (ancora parziali) anche i lavoratori della sicurezza: salta in parte il blocco del turn over ma si punta a nuove risorse, o almeno ad attenuare i tagli che già si sono abbattuti sul comparto.

Perdono in parte, per il momento, le vedove dei pensionati di guerra: gli assegni sono salvi, ma resta la tassazione sulla reversibilità se l'assegno originario e' alto. Ma anche su questo c'e' l'impegno del Governo e dello stesso premier ad intervenire a Palazzo Madama. E sembra chiusa la partita esodati xcon le tutele ulteriormente estese. Anche se molti sono i mal di pancia sull'argomento.

Tra tutti c'è comunque una categoria piu' generale che continua a perderci: i consumatori. L'aliquota intermedia dell'Iva rimarra' infatti invariata al 10%, ma quella del 21% salira' al 22% con un effetto - stimano i consumatori - di piu' 225 euro a famiglia. Non resta che sperare nel 'fondo calo tasse' che dovrebbe dirottare risorse anche sulle stesse famiglie.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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