Autore Topic: Coppa America - Che disastro, ciao ciao Argentina!  (Letto 1563 volte)

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Offline Druidosan

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Coppa America - Che disastro, ciao ciao Argentina!
« il: Luglio 17, 2011, 13:52:08 pm »
L'Uruguay vince ai rigori e va in semi, decisivo l'errore di Tevez. Sotto dopo 6' per il gol del bolognese Perez, l'Argentina pareggia al 18' con Higuain (su assist di Messi). Si va ai rigori e la Celeste è infallibile, mentre Muslera respinge il tiro dell'Apache

“Fracaso nacional”, disastro nazionale. Titola così questa mattina l’edizione on-line del quotidiano argentino Olè dopo l’eliminazione ai quarti di finale di Copa America della squadra di Leo Messi e compagni per mano dell’Uruguay. Un risultato maturato ai calci di rigori (4-5), dopo l’1-1 nel corso dei tempi regolamentari e rimasto invariato nei supplementari; un esito clamoroso fino ad un certo punto, ripensando a quanto queste due Nazionali hanno saputo fare nell’ultimo Mondiale solo un anno fa (Argentina travolta ai quarti dalla giovane Germania di Loew, Uruguay quarta classificato nella sorpresa generale). Ma resta il fatto che l’Argentina fosse la squadra padrona di casa e, anche in virtù della qualità dei suoi giocatori da metacampo in su, avesse i favori dei pronostici alla pari del Brasile.

ZERU TITULI DAL 1993 - E invece continua la maledizione di una squadra che non vince una manifestazione di alto profilo ormai dal lontano 1993 (data dell’ultima Copa America) e una Coppa del Mondo addirittura dall’86. Un’epoca in cui l’Albiceleste era composta di grandissimi giocatori ma soprattutto di leader naturali capaci di prendersi le loro responsabilità in campo e di giocare come un collettivo. Cosa che non è riuscita prima a Maradona nel corso della rassegna iridata in Sudafrica e poi al suo successore Sergio Batista, che aveva promesso a tutti di costruire un’Argentina versione Barcellona per dare a Messi l’opportunità di esprimersi. Ecco, Leo Messi: è lui l’altro grande sconfitto di questa formazione incapace di diventare grande: 0 gol in 4 partite di Copa America (a proposito, l’Argentina ha vinto un solo incontro in questa edizione), da 16 gare ufficiali a secco con la camiseta del proprio Paese. L’ulteriore conferma che Maradona resti di un altro pianeta e che un conto sia giocare al fianco di Iniesta e Xavi, un altro vicino ai vari Mascherano, Cambiasso, Gago e Pastore.

L'Uruguay vince ai rigori e va in semi, decisivo l'errore di Tevez - 2

BOTTA E RISPOSTA PEREZ-HIGUAIN - Le emozioni di questo match, giocato con grande intelligenza dall’Uruguay dello stratega Tabarez (che ha rinunciato al napoletano Cavani per le sue non perfette condizioni dopo l’infortunio al ginocchio patito nel match col Messico), sono condensate soprattutto nella prima frazione di gioco. La Celeste, brava ad imbrigliare e irretire i suoi avversari arruffoni, parte fortissimo e dopo 6’ è già avanti: sugli sviluppi di un calcio di punizione, il portiere argentino Romero è bravo a respingere il colpo di testa di Victorino ma i suoi compagni dormono e così il bolognese Diego Perez è il più lesto di tutti a metterla dentro a porta vuota. I ragazzi di Batista (scesi in campo con uno stranissimo 4-2-1-3 con Messi alle spalle del tridente Agüero-Higuain-Di Maria) faticano ma reagiscono prontamente: al 18’ Messi, in uno dei rari momenti di ispirazione della sua partita, trova in area il Pipita che di testa fredda Muslera. L’equilibrio prontamente ritrovato nel punteggio inibisce le due contendenti, preoccupate di non concedersi spazi a vicenda, e il rosso (per doppia ammonizione) sventolato a Perez non modifica la situazione. In questa primo tempo denso di emozioni, ci sono anche due reti (una per parte) giustamente annullate per fuorigioco: al 30’ è Higuain a vedere alzarsi la bandiera del guardalinee, 4’ più tardi è il turno dell’ex juventino Caceres.

L'Uruguay vince ai rigori e va in semi, decisivo l'errore di Tevez - 3

URUGUAY INFALLIBILE DAGLI 11 M - Non succede granchè nei secondi 45’, eccezion fatta per l'espulsione comminata anche a Mascherano (all'86) e i cambi di Batista (Pastore per Di Maria e Tevez per Agüero) risultano tardivi. L’Uruguay non rischia nulla e trema soltanto nei supplementari sul doppio intervento di Muslera sulla punizione dell’Apache ed la successiva ribattuta di Higuain. Si va alla lotteria dei rigori e tutto procede senza intoppi (reti di Messi e Burdisso per l’Argnetina, di Forlan e Suarez per la Celeste) fino al terzo turno di penalty quando Tevez viene ipnotizzato dall’ex numero 1 della Lazio; l’Uruguay non sbaglia mai ed è Martin Caceres a siglare il gol decisivo.

Per i gauchos di Batista è l’ennesima grande delusione di un gruppo che non riesce a trovare al suo interno un equilibrio tra l’abbondanza di alternative che il reparto più avanzato offre a qualsiasi ct e la pochezza dei difensori e dei centrocampisti prodotti ultimamente dal calcio argentino. E che, nonostante questo, è stata tradita proprio dai suoi elementi di maggiore talento in questa Copa America: Di Maria e Tevez sono stati fantasmi, Pastore non ha trovato lo spazio che forse meritava e Messi è stato il solito Messi in Nazionale. Intermittente, discontinuo e quasi mai incisivo (solo 3 assist per lui): insomma, un fracaso nacional.

L'Uruguay vince ai rigori e va in semi, decisivo l'errore di Tevez - 4
 

Offline mozagga

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Re:Coppa America - Che disastro, ciao ciao Argentina!
« Risposta #1 il: Luglio 17, 2011, 17:09:38 pm »
ma ho letto che l'allenatore ha fatto scelte dubbie....però quando si perde si cercano scuse...i campioni c'erano eccome...secondo me hanno giocato poco insieme e tutto si è complicato.
 

Offline Druidosan

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Re:Coppa America - Che disastro, ciao ciao Argentina!
« Risposta #2 il: Luglio 17, 2011, 23:52:52 pm »
Incredibile Coppa America, dopo l' Argentina cade anche il Brasile che poco fa ha perso ai calci di rigore contro il Paraguay 2 a 0.
La partita era terminata 0-0, la lotteria dei rigori a visto spuntarla appunto il Paraguay anche grazie a ben 4 e dico 4 errori dal dischetto dei giocatori Brasiliani, che come l' Argentina tornano a casa mestamente lasciando il campo alle sorprese del torneo.
 

Offline Druidosan

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Re:Coppa America - Che disastro, ciao ciao Argentina!
« Risposta #3 il: Luglio 25, 2011, 19:59:32 pm »
  Coppa America - Suarez e Forlan: Uruguay campione!

La Celeste conquista la 15esima Copa America della sua storia: al Monumental di Buenos Aires, l'Uruguay  supera 3-0 il Paraguay nella finalissima. Di Suarez (al quarto gol del  torneo) e Forlan, doppietta, le reti che decidono la partita. Dopo il  quarto posto al Mondiale, è un trionfo per Tabarez!

Non l'Argentina padrona di casa, non il Brasile  dei giovani fenomeni di Mano Menezes, ma l'Uruguay del vecchio Maestro  Oscar Tabarez. E' la Celeste la squadra campione del Sudamerica, da  questa sera la squadra più titolata in assoluto con le sue 15  affermazioni. La finale contro il Paraguay  è senza storia: il 3-0 del Monumental è l'elegio di una squadra con  immensa qualità, preparata nel dettaglio da un grande conoscitore di  calcio e con alcuni elementi (Suarez e Forlan su tutti) cui ormai va  riconosciuto lo "status" di campioni.
DOMINIO URUGUAY E QUARTO GOL DI SUAREZ - Pronti via e si  capisce subito che a vincere sarà l'Uruguay. D'altronde bastava guardare  il cammino delle due squadre per capire che la vera favorita fosse la  Celeste: il Paraguay, finalista a sorpresa di questa edizione, non aveva  mai vinto una partita e aveva raggiunto l'atto conclusivo della  manifestazione grazie a cinque pareggi, gli ultimi due trasformati in  vittorie solo grazie ai rigori e soprattutto in virtù dei miracoli di  Villar. Ma il capitano paraguayano nella sera più importante non sta  bene, è limitato da un problema muscolare e si vede. In difficoltà fin  da subito, capitola già al 12esimo su una conclusione di Suarez da  dentro l'area di rigore. L'Uruguay, che dopo due minuti non si vede  assegnare un rigore per un fallo di mano clamoroso di Ortigoza su colpo  di testa ravvicinato di Coates, è (giustamente) già in vantaggio.
LA COPA AMERICA E' ANCHE COLPI AL LIMITE. POI SI SBLOCCA FORLAN - Dopo  il vantaggio uruguayano, al Monumental sale la tensione, e non siamo  nemmeno al quarto d'ora del primo tempo. In campo ogni scontro è al  limite, nessuno tira indietro la gamba, con il direttore di gara - il  brasiliano Fagundes - che fa fatica a tenere in mano la partita e  distribuisce cartellini gialli da una parte e dall'altra. Dopo aver  sbagliato due occasioni non da lui, si sblocca Forlan al 42esimo.  L'attaccante dell'Atletico Madrid, servito splendidamente da Rios, trova  un sinistro terrificante da posizione defilata: Villar non si muove  neanche in questa occasione e l'Uruguay di Tabarez va a riposo sul  rassicurante vantaggio di due reti.
SI FA MALE BARRIOS, POI FORLAN DIVENTA IL MIGLIOR URUGUAYANO DI SEMPRE - La  ripresa si apre con il primo squillo del Paraguay. La firma è di Valdez  che cerca una conclusione volante con il destro da dentro l'area:  coefficiente di difficoltà altissimo, straordinaria parata di Muslera  che richiama i rimpianti dei tifosi laziali che lo vedranno giocare con  la maglia del Galatasaray nella prossima stagione. Al 64esimo, Tabarez  fa entrare Cavani (per la disperazione di De Laurentiis) e il "Matador"  poco dopo manda in porta Eguren (altro nuovo entrato): questa volta però  Villar si muove, e torna a farlo benissimo mandando in angolo una  conclusione che sembrava destinata in rete. L'assalto finale del  Paraguay, che gioca gli ultimi otto minuti in dieci per l'infortunio di  Barrios (non stava bene, perchè farlo entrare?), non porta risultati: è  anzi l'Uruguay a trovare in contropiede il gol del definitivo 3-0. Il  sigillo è di Forlan, che deposita dolcemente in rete l'assist al bacio  di Suarez e che con 32 gol diventa il giocatore più prolifico di sempre  con la maglia della Celeste. Staccato Scarone, fermo a 31. Ora è la  festa completa, una festa che il triplice fischio di Fagundes fa partire  senza attendere nemmeno il recupero.  Andrea TABACCO / Eurosport
 
 


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