Autore Topic: Più basso l'acconto Irpef di novembre: [Tasse e Fisco]  (Letto 1071 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Più basso l'acconto Irpef di novembre: [Tasse e Fisco]
« il: Novembre 24, 2011, 19:23:20 pm »
Più basso l'acconto Irpef di novembre
23 novembre 2011


Decreto del Governo, l'acconto Irpef di novembre scende dal 99 all'82%. Addebiti più leggeri, dunque, in busta paga. Facciamo un po' di conti

Un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri ha ridotto l’acconto Irpef per il 2011 dal 99% all’82%, per aiutare le famiglie italiane con le spese di fine anno e non deprime ancora di più l’economia.
Chi deve versare il secondo o unico acconto entro il 30 novembre, avrà quindi un addebito in busta paga o pensione più basso rispetto al previsto.

Qualche conto
Se per esempio l'acconto dovuto era di 150 euro, in base alle nuove regole la trattenuta sarà solo di 124,24 euro.
Per chi ha già versato parte dell’acconto a luglio o lo ha rateizzato nei mesi successivi, lo sconto sarà tutto sulla seconda rata. Ad esempio, per un acconto totale di 1.000 euro, 400 dei quali (pari al 40%) già versati a luglio, a novembre si dovranno pagare 430 invece dei previsti 600 euro. Il nostro contribuente si terrà in tasca, per ora, 170 euro.

E chi ha già pagato?
Se fai Unico e hai già versato tutto l'acconto (tramite modello F24), ti spetta un credito d’imposta per la differenza, da utilizzare in compensazione con altre imposte sempre tramite F24. Anche per chi ha fatto il 730 può capitare di aver già ricevuto l'addebito dell'acconto secondo le vecchie regole (pensiamo per esempio alle pensioni, accreditate qualche giorno prima). In tal caso, il datore di lavoro o l’ente pensionistico devono riaccreditare la differenza sulla prossima busta paga utile.

Dal sito di Altroconsumo
« Ultima modifica: Aprile 20, 2014, 21:59:20 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 

Offline ambarambacicicoco

Re:Più basso l'acconto Irpef di novembre:
« Risposta #1 il: Novembre 24, 2011, 19:28:46 pm »
Ridotto l'acconto Irpef
Sotto Natale meno tasse da pagare

Cenone assicurato, in tasca 400 euro in più                                                                      
Meno tasse da pagare proprio sotto Natale. Così almeno il  'Cenone' sarà assicurato. Un cenone da 400 euro. Il decreto che riduce  l'acconto da versare a fine novembre, il primo firmato dal Premier,  Mario Monti, lascerà infatti nelle tasche dei contribuenti italiani poco  più di 3 miliardi. Più o meno 400 euro in media a testa - calcola la  Cgia - che però non sono un regalo: dovranno essere restituiti l'anno  prossimo a giugno, con il saldo finale dell'Irpef. Ma, in tempi grami  come gli attuali, rappresentano una piccola boccata d'ossigeno per  attutire l'Iva già scattato oppure da usare per 'santificare' le feste.  Con un indubbio effetto positivo anche sui consumi.

Plaude Rete  Imprese Italia secondo la quale la decisione "permette alle numerose  imprese personali, la cui situazione economica è peggiorata nel corso  del 2011, di non anticipare tributi che potrebbero risultare non  dovuti". E anche dal Pd si parla di un "buon segnale". II risparmio  sull'acconto Irpef - sottolinea invece Coldiretti - è sufficiente per  coprire le spese della tavola a Natale per la quale gli italiani  spenderanno poco meno di 3 miliardi di euro". E Cgia calcola che saranno  poco più di 7,2 milioni i contribuenti interessati dalla riduzione  dell'acconto con un 'risparmio' medio di 404 euro. E per quasi 4 milioni  di soggetti potenzialmente interessati dalla riduzione dell'acconto  Irpef il risparmio oscillerà tra i 100 e i 200 euro. "In una fase di  poca liquidità - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia -  questo provvedimento va nella direzioni giusta".

L'acconto Irpef  di novembre scende dunque di 17 punti: dal 99 all'82%. E' stato firmato  dal presidente del consiglio un decreto che differisce al 2012 ben 17  punti percentuali di acconto Irpef ma parallelamente si rimpingua il  'saldo' che si verserà nel 2012. La norma che consentiva il differimento  è prevista dalla manovra adottata nel maggio-giugno 2010 dal precedente  governo.

L'obiettivo iniziale era quello di ottimizzare le poste  economiche del Bilancio, ma l'effetto concreto - anche se nel  comunicato ufficiale del ministero dell'Economia non se ne fa cenno -  potrebbe anche essere quello di rilanciare i consumi. Si fissano anche i  criteri che vanno seguiti in concreto: "ai contribuenti che hanno già  effettuato il pagamento dell'acconto nella misura del 99 per cento -  spiega il comunicato del Tesoro - spetta un credito d'imposta pari alla  differenza pagata in eccesso, da utilizzare in compensazione con il  modello F24.

Per coloro che si sono avvalsi dell'assistenza  fiscale, i sostituti d'imposta tratterranno l'acconto applicando la  nuova percentuale dell'82 per cento. Qualora sia stato già effettuato il  pagamento dello stipendio o della pensione senza considerare tale  riduzione, i sostituti d'imposta provvederanno a restituire nella  retribuzione erogata nel mese di dicembre le maggiori somme trattenute.  Nel caso in cui i sostituti d'imposta non siano in grado di riconoscere  la riduzione dell'acconto sulle retribuzioni erogate nel mese di  dicembre 2011, gli stessi dovranno comunque restituire le maggiori somme  trattenute nella retribuzione successiva".

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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