Autore Topic: Hamburger e lasagne con carne di cavallo: servono maggiori controlli [Consumatore]  (Letto 622 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Hamburger e lasagne con carne di cavallo: servono maggiori controlli
15 febbraio 2013


La contaminazione degli hamburger di manzo con la carne di cavallo rischia di generare il panico tra i consumatori. In attesa di analisi più specifiche, anche in Italia, al momento non esistono rischi reali per chi consuma questi prodotti. È comunque inaccettabile che venga commercializzata una carne spacciandola per un'altra.


L'ultimo scandalo alimentare che sta facendo tremare le aziende produttrici di carne parte dall'Irlanda. A metà gennaio, l'Autorità per la sicurezza alimentare irlandese ha pubblicato i risultati di un test dove è stato mostrato come alcuni hamburger di manzo venduti nei supermercati irlandesi contenessero in realtà anche carne di cavallo e maiale. Controlli più approfonditi hanno quindi preso in esame i prodotti a base di carne di manzo venduti sul mercato inglese. In alcune lasagne commercializzate dalla Findus, inoltre, è stata trovata una percentuale di carne di cavallo (non dichiarata) superiore al 60%. Il quadro è stato ricostruito in breve tempo: la Findus, che aveva commissionato la produzione delle lasagne a un'azienda francese (la Comigel), si era indirettamente rifornita di carne proveniente dalla Romania.

Esistono dei rischi?
In Italia partiranno a breve i controlli, come da indicazioni della Commissione europea. Stando alle prime analisi, al momento non risulta che la carne di cavallo contenuta nelle preparazioni comporti un rischio effettivo per la salute dell'uomo. Le autorità inglesi stanno verificando la presenza nella carne equina di farmaci utilizzati per la cura degli animali ma pericolosi per l'uomo. In tutti i casi, è inaccettabile che un prodotto commercializzato come manzo contenga, in realtà, carne di cavallo. Questo mette i consumatori nelle condizioni di dubitare delle etichette alimentari e questa mancanza di fiducia potrebbe pesare indirettamernte su tutta la filiera alimentare. In quest'ottica è indispensabile intensificare i controlli a livello nazionale.

Cosa dice la normativa
L'etichetta con l'indicazione dell'origine delle carni bovine è obbligatoria solo quando queste vengono vendute fresche, congelate o tritate. Questo criterio non viene applicato se la carne è utilizzata per preparazioni diverse (per esempio le salsicce) o all'interno di cibi pronti (come le lasagne). La nostra richiesta è che l'etichettatura di origine venga estesa a tutte le carni, anche quando vengono utilizzate come ingrediente di preparazioni e prodotti alimentari. La sola etichettatura d'origine non può prevenire i comportamenti fraudolenti da parte delle aziende produttrici, ma può sicuramente costituire un deterrente.


Dal sito di Altroconsumo
« Ultima modifica: Aprile 12, 2014, 21:55:55 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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