Autore Topic: Parla la signora della musica: Malika, undici mesi di cambiamenti  (Letto 1477 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Parla la signora della musica: Malika, undici mesi di cambiamenti
Matrimonio, colore di capelli e un disco

di Roberta Balzotti
(r.balzotti@rai.it)



Tra una valigia e l'altra, nel mezzo del 'Ricreazione Tour', Malika Ayane è un ciclone di contagioso entusiasmo. “Sto cercando di chiudere le valigie. Ne ho una per le scarpe e una per gli abiti, più il beautycase”.

Già, le scarpe: un pallino di Malika, come della maggior parte delle donne. “Ho un paio di scarpe al giorno e uno di ricambio, un po' più comodo, nel caso mi venisse mal di piedi, ma sempre con tacco alto. A quello non rinuncio mai”.

E i vestiti?
Ho un guardaroba per colore; gli abiti sono interscambiabili nel caso mi macchi - cosa che mi succede spesso - così quando torno a casa non devo fare quattrocentoventisette lavatrici.

Negli ultimi undici mesi ci sono stati molti cambiamenti nella tua vita, dal matrimonio al colore dei capelli.
Ci sono state tante novità una dietro l'altra, velocemente. Il matrimonio e il biondo dei capelli sono le più eclatanti, perché certificate. Ma sono cambiata anch'io. Ho smesso di farmi tirare dentro ogni ansia. All'inizio di questo mestiere è facile farsi travolgere, sentirsi in colpa per ogni cosa che fai. C'è stato un momento in cui non capivo quale fosse la vita vera. Il bello è cercare di far stare tutto in equilibrio.

A proposito di matrimonio: subito dopo il “sì”, nel tuo profilo facebook hai modificato il nome in Malika Ayane Brugia, aggiungendo il cognome di tuo marito. Non è una forma un po' desueta?
Una che si sposa a fare se non per aggiungere al proprio cognome quello del marito? (ride, n.d.r.). Mi diverte. E' snob.

Tuo marito, Federico Brugia, è un regista. Nel suo film “Tutti i rumori del mare” c'è un tuo cameo, hai recitato nel suo cortometraggio “Perfetta”, vincendo anche il premio come migliore attice rivelazione al festival Cortometraggi 2012. Lui ha diretto tutti i tuoi video, anche l'ultimo per la canzone “Il tempo non inganna”. Che parte ha il lavoro nella vostra vita di coppia?
Lo teniamo nettamente separato dal nostro quotidiano. Certo, Federico di mestiere fa il visionario e questo mi permette di confrontarmi, ma non entra nel mio lavoro.

Tra le novità di questi ultimi mesi anche l'album “Ricreazione”, pubblicato il 18 settembre. Lo hai prodotto, c'è una tua maggiore presenza come autrice rispetto ai precedenti e per alcuni brani hai anche arrangiato gli archi: è il disco che senti più tuo?
Ho cercato di mettere in quest'album il più possibile di me stessa per compattare quello che c'era già, come per esempio le canzoni che mi hanno scritto Conte e Tricarico. Ecco, il pezzo che mi ha scritto Tricarico, “Occasionale”, quando lo canto è più mio di quanto scriva io. Per quanto riguarda la produzione, dopo Ferdinando Arnò, non era facile andare a cercare un altro produttore. Il rischio era di avere un disco bellissimo ma poco personale, così mi sono impegnata da sola.

Scrivi sia in italiano che in inglese: in quale delle due lingue ti esprimi meglio?
L'Italiano è la mia lingua. Più passano gli anni e più è bello. Ora c'è Pacifico che sta lavorando con il francese e presto mi vedrà spuntare alla sua porta.

Dal 5 novembre sei in tourneé: il pubblico come sta rispondendo?
Si aspetta di più da me rispetto al tour di “Grovigli” e io cerco di dimostrare di non essere più una ragazza di talento e basta.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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