Vengono messi costantemente a punto i diversi strumenti per combattere l'evasione fiscale, anche per limitare il fatto che, a fare i sacrifici, alla fine siano sempre gli stessi, quelli che pagano le tasse. Strumenti principe, nelle attuali strategie di lotta all'evasione fiscale, sono lo spesometro, il redditometro e il riccometro. Ecco cosa sono, in estrema sintesi.
Lo spesometro ha lo scopo di controllare i pagamenti che superano una certa soglia. Tutti i soggetti con partita Iva devono per forza comunicare via internet, all'Agenzia delle Entrate, qualsiasi incasso di importo pari o superiore a 3.000 euro (al netto dell’Iva) che viene fatturato. Nei negozi il limite è di 3.600 euro, Iva compresa.
Il redditometro è invece lo strumento attraverso il quale il Fisco cerca di stimare il reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese che quest'ultimo ha effettuato, per poi convocarlo e chiedergli di giustificare lo scostamento tra spese effettuate e reddito dichiarato.
Il riccometro è il termine popolare per indicare l'Isee, Indicatore della situazione economica equivalente, il quale permette di misurare la condizione economica delle famiglie, per determinare chi ha effettivamente diritto a prestazioni sociali agevolate, basandosi non solo sul reddito, ma anche sulle proprietà mobiliari e immobiliari e i depositi bancari.
Fonte: Intrage.it