Autore Topic: L'adunata No Tav attorno al cantiere: "Sarà un assedio"  (Letto 358 volte)

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Offline ninfea

L'adunata No Tav attorno al cantiere: "Sarà un assedio"
« il: Luglio 03, 2011, 08:26:06 am »

Alla manifestazione di oggi attesi 23 sindaci e migliaia di persone

Oggi la manifestazione nazionale, arriva anche Grillo.
La questura teme incidenti.
Appello Pd: niente violenze

maurizio tropeano

torino

«Siamo tutti assedianti». Il sito Notav.info, vicino all’area dei centri sociali, spiega così il senso della manifestazione nazionale di oggi contro la Tav. Sono assedianti i 23 sindaci con le fasce tricolori che sfileranno da Exilles fino a Chiomonte sfiorando l’area della centrale elettrica da dove si sale verso il fortino che delimita il cantiere. E sono assedianti quanti sceglieranno di prendere la strada dei sentieri che si possono imboccare sia arrivando dall’alta valle sia da Giaglione. E poi ci sono i cattolici contro la Tav, gli autonomisti che hanno fatto arrivare dalla Francia i loro colleghi che si battono per lo stato della Savoia. E poi le mamme e i bambini contro il super treno che potranno sfilare senza alcun tipo di problema. Annunciato ufficialmente anche lo spezzone degli anarchici del Fai di Torino che si ritroveranno al bivio di Ramat.

Gli organizzatori si attendono la partecipazione di decine di migliaia di persone. Nelle intenzioni dei comitati ci sarà spazio per tutti coloro che «credono in questa lotta». Obiettivo comune e metodi diversi. Il modello, in piccolo, è quello delle piazze tematiche con cui il movimento No Global decise di assediare i potenti della terra nella zona rossa di Genova. Era il luglio del 2001 e la differenza rispetto a dieci anni fa è che questa volta, almeno a parole, nessuno intende violare la «zona rossa» della Maddalena.

Che cosa succederà oggi? Vittorio Bertola, capogruppo grillino in Comune, sul sito Internet del movimento spiega: «Ci saranno cortei alternativi che passeranno per i sentieri, nei boschi o per la mulattiera che arriva da Giaglione, con l’obiettivo di abbracciare simbolicamente il cantiere da ogni lato. Lì è possibile che gli attuali occupanti del presidio non gradiscano. Se state nel corteo principale non vi succederà assolutamente nulla». In quella parte del corteo ci saranno anche la Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà, i Verdi con il leader nazionale Angelo Bonelli, singoli esponenti dell’Italia dei Valori. E il movimento 5 Stelle con Beppe Grillo che verso l’ora di pranzo parlerà di fronte alla centrale elettrica di strada dell’Avanà, porta di accesso al cantiere fortino.

I timori che l’assedio possa degenerare ci sono. Ci sono in Questura e Prefettura. E ci sono nella politica. Il consigliere comunale radicale, Silvio Viale, eletto nel Pd, spiega: «Con la copertura più o meno consapevole degli altri manifestanti oggi si reciterà un altro attacco alle forze dell’ordine per arrivare alla recinzione del cantiere». Viale chiede al Consiglio comunale di Torino di conferire la cittadinanza onoraria al sindaco di Chiomonte Renzo Pinard.

I timori si ritrovano anche in un appello ai manifestanti lanciato dalla segreteria regionale del Pd «affinché la marcia sia realmente democratica e non violenta. Manifestare il dissenso è legittimo ma se la manifestazione dovesse trasformarsi in un’occasione per assediare o assaltare il cantiere, il confine tra la legalità e l’illegalità sarebbe superato». Per Agostino Ghiglia, vicecoordinatore regionale del Pdl, l’appello del Pd è un «esempio di imbarazzato e pavido cerchiobottismo. Se sono per la Tav lo devono dimostrare anche in Valsusa, sfiduciando Plano e non continuando a tenere il piede in due scarpe».
                                  
 


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