World of Warcraft: provider lo paragona ad un p2p
World of Warcraft è un videogame sviluppato dalla Blizzard Entertainment, nel lontano 2004, e che ad oggi affascina un elevato numero di utenti del World Wide Web. Lo scorso febbraio Teresa Murphy si è rivolta al garante per le telecomunicazioni canadesi per denunciare la Rogers, un Internet Service Provider locale, per aver bloccato il traffico generato dal famoso MMORPG. In particolare, si legge nella missiva, la compagnia è colpevole di aver soffocato l’attività videoludica della donna senza una motivazione alcuna.
Il blocco dell’ormai celebre gioco Internet World of Warcraft, secondo quanto risposto dall’azienda, è stato dovuto ad una cattiva interpretazione dei filtri imposti dall’ISP per contrastare il dilagante fenomeno del peer to peer. Nonostante l’inconveniente però, la società è molto orgogliosa della propria attività di Deep Packet Inspection, attraverso la quale si oppone al file sharing, trovando d’accordo moltissimi artisti.
Sebbene i vertici della Rogers abbiano spiegato come, a causa delle recenti modifiche apportate al gioco, si crei un’interferenza con le più avanzate tecnologie per il controllo del traffico, la parte lesa sostiene che non sia giusto continuare a pagare un servizio che, per un qualsiasi motivo, risulta inutilizzabile.
Adesso si dovranno attendere le tempistiche burocratiche affinché, il garante interpellato, possa esaminare la situazione e prendere un provvedimento decisivo.
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