Autore Topic: Dati Istat: disoccupazione record: giovani al 31,9%  (Letto 385 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Dati Istat: disoccupazione record: giovani al 31,9%
« il: Aprile 02, 2012, 19:11:56 pm »
Dati Istat: disoccupazione record: giovani al 31,9%
Il dato nazionale schizza al 9,3%


Il tasso di disoccupazione a febbraio è al 9,3%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su gennaio e di 1,2 punti su base annua. E' il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Lo rileva l'Istat su stime provvisorie. Guardando alle serie trimestrali, è il più alto dal quarto trimestre 2000. Il numero dei disoccupati a febbraio è di 2,354 milioni, il più alto dal 2004.

Drammatica la situazione per i giovani. Nella fascia dai 15 ai 24 anni il tasso di disoccupazione è al 31,9%, +0,9 punti rispetto a gennaio e 4,1 sull'anno. Nel quarto trimestre 2011 sale al 32,6% al top dal quarto trimestre 1992 (inizio serie storiche).

A febbraio tra le donne il numero di occupate scende di 44 mila unità rispetto a gennaio, quindi in un solo mese. Lo rileva l'Istat in base a dati provvisori e destagionalizzati, aggiungendo che nel complesso si contano a febbraio, su base mensile, 29 mila occupati in meno. Infatti il calo riguarda solo la componente femminile, mentre c'è stato un leggero aumento tra gli uomini (+15mila).

Continua a aggravarsi la situazione femminile al Sud: il dato del quarto trimestre 2011 mostra un picco di disoccupazione del 49,2% per le giovani donne residenti nel Mezzogiorno.

Nella media del 2011 il tasso di disoccupazione aumenta per gli stranieri. L'Istat rileva come il tasso per la componente straniera sia, infatti, passato al 12,1% dall'11,6% del 2010.

NEL 2011 DISOCCUPAZIONE MEDIA STABILE A 8,4%
Nella media del 2011, il tasso di disoccupazione è pari all'8,4%, invariato rispetto a un anno prima. L'indicatore, rimasto stabile nel Centro, registra una lieve flessione nel Nord (dal 5,9% al 5,8%) e una contenuta crescita nel Mezzogiorno (dal 13,4% al 13,6%). Il tasso di disoccupazione aumenta per la componente straniera, passando dall'11,6% del 2010 all'12,1% del 2011. L'indicatore diminuisce per gli uomini dal 10,4% al 10,2%; sale per le donne dal 13,3% al 14,5%. Il numero degli inattivi tra 15 e 64 anni rimane sostanzialmente stabile su base annua, a sintesi del calo della componente italiana (-84.000 unità) e dell'ulteriore crescita di quella straniera (+105.000 unità).

Tra gli inattivi, cresce il numero di quanti non cercano lavoro ma disponibili (+5,5%, pari a 73.000 unità) e di quanti cercano non attivamente (+4,3%, pari a 63.000 unità) mentre si riduce quello degli inattivi che non cercano e non disponibili a lavorare (-0,8%, pari a -100.000 unità). Il tasso di inattività si attesta al 37,8%, un decimo di punto in meno rispetto a un anno prima. Alla crescita del Centro si contrappone la contenuta flessione del Nord e del Mezzogiorno. In tale area, il tasso di inattività raggiunge nella media 2011 il 34,5% per gli uomini e il 63,2% per le donne.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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