Salute: gli italiani la preferiscono con lo sconto
24 aprile 2012
Secondo l’ultimo rapporto Censis, in Italia curarsi costa sempre di più. Ed è caccia alle prestazioni private low cost, che garantiscono tempi rapidi a costi accessibili, a volte inferiori a quelli degli ambulatori pubblici.
Il carovita si fa sentire anche nell’ambito della salute: secondo l’ultimo rapporto Censis, la spesa per le cure degli italiani tocca quota 30,6 miliardi di euro . L’incremento è dell’8% nel periodo 2007-2010, ma i primi dati del 2011 indicano che la cifra è destinata a crescere. Tra le cause sicuramente una maggiore compartecipazione dei cittadini nella spesa pubblica: ticket sui farmaci, sulla prestazioni ambulatoriali e pronto soccorso pesano sempre di più.
Peggiora la qualità e l’assistenza è limitata
Per il 31,7% degli italiani, inoltre, la qualità del servizio sanitario nazionale è peggiorata. Ci sono ancora settori, come l’odontoiatria, in cui la copertura pubblica è inadeguata, se non addirittura inesistente. Qui, il 95% della spesa, cioè circa 12 miliardi di euro l’anno, è tutta a carico dei privati.
Anche la salute diventa low cost
Per tutti questi motivi gli italiani sono sempre più attratti dalla sanità privata, ma low cost: è caccia alle offerte che promettono prestazioni in tempi rapidi a costi accessibili. Soprattutto per le cure dentistiche e i servizi di prevenzione, i cui costi possono abbattersi addirittura dell’85% rispetto a quelli di mercato se si acquistano sul web, soprattutto attraverso siti come Groupon, Groupalia, Let’s bonus e così via.
Dal sito di Altroconsumo