Autore Topic: Il rapporto 'Sofi 2012': nel mondo ci sono 870 milioni di affamati  (Letto 373 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Il rapporto 'Sofi 2012': nel mondo ci sono 870 milioni di affamati
La Fao: 'Ma è alla portata l'obiettivo di dimezzarli'


Nel mondo una persona su otto soffre la fame. Lo evidenzia la Fao, nel rapporto 'Sofi 2012' sulla fame nel mondo redatto con Ifad e Pam da cui risulta, sulla base di stime riviste dal '90, che sono 870 milioni complessivamente le persone denutrite nel mondo. I dati sono migliori di quanto previsto - osserva il rapporto - e fanno ben sperare di riuscire a raggiungere, o quantomeno avvicinare, l'Obiettivo del Millennio di dimezzare entro il 2015 il numero di quanti soffrono la fame nel mondo.

Nel mondo circa 200 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione, emergenza umanitaria responsabile di oltre un caso di mortalita' infantile su tre. Allo stesso tempo, un terzo del cibo, 1,3 miliardi di tonnellate (di cui 17 milioni in Italia), viene sprecato o perduto ogni anno. Lo rivela il rapporto ''With-out. Fame e sprechi: il paradosso della scarsita' nell'abbondanza'' di Save the Children, presentato oggi a Roma. Negli ultimi anni - osserva l'organizzazione internazionale - il tasso di bambini malnutriti nei paesi in via di sviluppo e' cresciuto dell'1,2%. Si stima che nel mondo 171 milioni di bambini soffrano di malnutrizione cronica e di questi 60 milioni vivano in Africa.

L'80% dei bambini gravemente malnutriti nel mondo ''si concentra in 20 paesi. La maggior parte di essi sono anche i paesi con un alto tasso di mortalita' infantile come Sierra Leone (185 bambini morti ogni 1.000 nati vivi), Somalia (180) e Mali (176)''. Il valore economico degli sprechi mondiali e' stimato in mille miliardi di dollari l'anno. In Europa - si legge nel rapporto - finiscono tra i rifiuti ''89 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, cioe' un quantitativo di cibo pari a 89 volte quello destinato agli aiuti internazionali. Nella sola Italia le perdite e gli sprechi di cibo lungo tutta la filiera ammontano a 17 milioni di tonnellate, pari a un valore di 11 miliardi di euro: lo 0,7% del Pil. Il valore economico medio per famiglia del cibo che si perde in fase di consumo nel nostro Paese e' tra i 350 e i 454 euro l'anno''. Una somma, quest'ultima, osserva Save the Children, ''che corrisponde a quanto sarebbe necessario per garantire il trattamento d'emergenza per la cura di 5 bambini gravemente malnutriti''.

Ogni anno 6,9 milioni di bambini muoiono prima di compiere i 5 anni, per malattie prevenibili e curabili, come la malaria, la diarrea o la polmonite: 51 ogni mille nuovi nati, 1 ogni 5 secondi, quasi 19 mila ogni giorno. Il 99% di queste morti avviene nei paesi in via di sviluppo e piu' di un bambino su 3 muore a causa della malnutrizione.

Save the Children ha anche lanciato la campagna "Every one" per fermare le "morti assurde" dei bambini nel mondo e "raggiungere con interventi di salute e nutrizione milioni di bambini e donne nei paesi poveri". Simbolo un palloncino rosso con la scritta ''Save me'' che ''rappresenta simbolicamente milioni di bambini che ognuno puo' contribuire a tenere in vita'': durante i 90 minuti di una partita di calcio - fa notare Save the Children - nel mondo muoiono 1.080 bambini; durante il tragitto in macchina di un'ora per andare al lavoro 720. Dopo il lancio della campagna - si legge in una nota - il palloncino rosso fara' tappa in 18 citta' italiane: Save the Children incontrera' i bambini delle scuole e proporra' loro il ''Salvagioco'', una serie di attivita' ludico educative sui temi dell'urgenza, della malnutrizione e degli sprechi. Dal 15 ottobre all'11 novembre sara' inoltre attivo, ricorda l'organizzazione, il numero solidale 45507 per donazioni a favore della campagna.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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