Autore Topic: Dati Istat sui conti trimestrali: l’Italia è in recessione  (Letto 317 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Dati Istat sui conti trimestrali: l’Italia è in recessione
Giù import e spesa delle famiglie, Pil -1,4% e


Nel primo trimestre 2012 il Pil italiano è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Si tratta del risultato peggiore degli ultimi tre anni. In confronto al primo trimestre del 2011, la contrazione dell'economia è stata invece dell'1,4%. Lo comunica l'Istat confermando che l’Italia è in recessione. La stima preliminare diffusa il 15 maggio aveva rilevato la stessa diminuzione congiunturale e una tendenziale dell’1,3%.

Tutte le componenti della domanda interna, eccetto la spesa della PA, sono risultate in calo. Le importazioni sono diminuite drasticamente, più lieve la contrazione delle esportazioni. Nel primo trimestre 2012 la spesa delle famiglie è calata del 2,4% su base annua e dell’1% sui tre mesi precedenti. Si tira la cinghia soprattutto sui beni durevoli: -11,8% nel primo trimestre, mentre il consumo dei beni non durevoli cala del 2,3% e gli acquisti di servizi scendono dello 0,2%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 1,2 punti percentuali alla crescita del Pil: -0,6 i consumi delle famiglie, -0,7 gli investimenti fissi lordi; la spesa della PA ha invece contribuito positivamente per 0,1 punti percentuali.

Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,5 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,9 punti percentuali. L’andamento dell’offerta mostra variazioni congiunturali negative per il valore aggiunto dell’industria (-2,0%) e dei servizi (-0,6%), mentre quello dell’agricoltura è aumentato del 4,9%.

Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una diminuzione tendenziale del 7,6%, con una flessione del 7,2% della spesa in macchinari e altri prodotti, del 15,7% degli investimenti in mezzi di trasporto e del 6,4% degli investimenti in costruzioni.

L’Italia è fanalino di coda dell’Eurozona e va male anche rispetto ad altri Paesi industrializzati. Nel primo trimestre del 2012, il Pil è aumentato dell’1,0% in Giappone, dello 0,5% negli Stati Uniti e in Germania. È invece rimasto stazionario in Francia, mentre è diminuito dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, il prodotto ha registrato un incremento del 2,6% in Giappone, del 2,0% negli Stati Uniti, dell’1,2% in Germania, dello 0,3% in Francia, mentre è diminuito dello 0,1% nel Regno Unito. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,1% nel confronto con lo stesso trimestre del 2011.

 Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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