Autore Topic: ‘Un fenomeno odioso’: energia, boom di contratti non richiesti  (Letto 318 volte)

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Offline ambarambacicicoco

‘Un fenomeno odioso’:  energia, boom di contratti non richiesti
In un anno +48%. Scatta la scure dell’Autorità


Una ''patologia'', un ''fenomeno odioso'', in cui si riscontrano ''malafede e fraudolenza''. Così il presidente dell'Autorità per l'Energia, Guido Bortoni, appena insediato alla guida dell'organismo di controllo definiva la piaga dell'attivazione dei contratti non richiesti, quella pratica che, in alcuni casi attraverso il raggiro, fa sottoscrivere ai consumatori accordi per servizi mai voluti e che nel giro di 12 mesi ha registrato una crescita boom del 48%.

E' passato un anno da allora e l'Autorità, che in questi mesi ha tenuto d'occhio il fenomeno e varato una specifica consultazione, ha deciso di passare ai fatti, con una delibera che entrerà in vigore il primo giugno che introduce nuovi strumenti per combattere questa pratica, dalla lista neri degli scorretti a nuovi obblighi di verifica in capo alle aziende.

La decisione dell'Autorità è stata presa in seguito all'aumento, soprattutto negli ultimi mesi, di segnalazioni e reclami all'organismo di controllo da parte di famiglie, uffici e associazioni: nel periodo dicembre 2009-novembre 2011 i reclami sono stati quasi 5mila (4.779), ma con una tendenza chiaramente al rialzo.

Nei primi 11 mesi del 2010 le segnalazioni sono state 1.804, mentre nei primi 11 mesi del 2011 sono salite a 2.684, con un incremento del 48%. La maggioranza dei reclami riguarda il mercato elettrico (60%), seguito da quello del dual fuel (21%) e dal gas (19%). Va poi considerato che i reclami arrivati all'Autorità sono circa un decimo di quelli che vengono inviati alle aziende. I casi più frequenti di contratti non richiesti riguardano contestazioni relative a firme ottenute dagli agenti commerciali con comportamenti ''aggressivi'' od ''omissivi'' (informazioni non date o errate), ma ci sono anche casi di firme false, di mancato rispetto del diritto di ripensamento, promesse impossibili da mantenere.

Un vero e proprio ginepraio di abusi, quindi, che l'Autorità spera di contrastare con le nuove misure. Innanzi tutto sono previsti obblighi di verifica a carico dei venditori: in pratica, le società di vendita dovranno controllare uno per uno i contratti siglati, telefonando al cliente o inviandogli un'apposita lettera, per acquisire la conferma dell'effettiva volontà di aderire all'offerta. Con questa procedura, quindi, saranno i venditori a dover ''provare'' l'assenso al contratto.

Ma l'Autorità conta molto anche sul monitoraggio e soprattutto su quella che viene definita la ''sfida reputazionale''. Chi vorrebbe finire dentro la 'black list' dei venditori che collezionano il numero maggiore di segnalazioni? ''L'auspicio - commenta Luigi Carbone, componente del Collegio dell'Autorità - e che, a questo punto, i contratti non richiesti non convengano proprio più a nessuno''.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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