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Si sono svegliati adesso?
Non avevano tempo prima?
Lo stanno intercettando da allora?
Qualcosa continua a non funzionare nella (in)giustizia italiana.
Sapete come vanno veramente le cose? I vari comandi provinciali effettuano delle normali indagini sul territorio, droga, mazzette, pizzo e quant'altro. Iniziano a cercare di suffragare i sospetti anche attraverso l'ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali che come tutte gli strumenti possono deviare o possono servire ai fini dell'inchiesta. Ad un certo punto tizio chiama caio... e devi intercettare pure caio perchè è coinvolto nel losco affare... poi riascolti e viene nominato un altro tizio di un'altra città, vecchio socio in affari, e si continua finchè o si arriva ad avere delle ammissioni oppure si arriva ad un numero privato, appartenente a qualcuno, che in quel momento non ha niente a che fare con la situazione, ma semplicemente è stato chiamato da uno degli altri per una rimpatriata stile "compagni di classe"...
sempre che te lo facciano intercettare quel numero privato: bisogna vedere quanto è privato, e se in quel momento non c'è una situazione generale che lo impedisca.
Ci sono due livelli di intercettazioni telefoniche nelle indagini sui reati di mafia: quelle non autorizzate, che servono per suffragare i sospetti, e quelle autorizzate che servono per ottenere le prove... che potrebbero anche non dare i frutti ottenuti con le prime.
Chi come noi sta all'esterno, ragionando, non dà la colpa allo strumento, ma all'uso non corretto dello stesso, contrario a qualunque etica.
Chi sta all'interno, tra l'incudine ed il martello, qualche volta si trova a vedere buttati mesi di lavoro perchè si è arrivati dove non si doveva arrivare...