I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi.
E benché vivono con voi non vi appartengono.
Potete donar loro l'amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani,
che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro,
ma non farli simili a voi:
La vita procede e non s'attarda sui passato.
Voi siete gli archi da cui i figli,
come frecce vive,
sono scoccati in avanti.
Gibran Kahlil
:baby:
queste parole sono state citate anche da Papa Francesco in una delle sue prime omelie. :ciao: