Autore Topic: A caccia del mistero dell'antimateria: l'’ultimo volo dello Shuttle  (Letto 546 volte)

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Offline ambarambacicicoco

A caccia del mistero dell'antimateria: l'’ultimo volo dello Shuttle
Grande il contributo dell'industria italiana

Pioggia a dirotto e fulmini per tutta la notte: la tempesta ha sfiorato lo shuttle Endeavour, pronto sulla rampa nella base di lancio della Nasa a Cape Canaveral, ma per fortuna senza conseguenze.

I temporali sono cio' che resta dei tornado che ieri hanno investito Alabama, Mississippi, Tennessee e Georgia e che, spostandosi, hanno perso intensita'. Sono impressionanti le immagini della tempesta riprese ieri dalla Nasa ed i fulmini costituiscono la minaccia maggiore per il proseguimento dei lavori necessari a preparare la navetta al caricamento del propellente nel serbatoio principale. Fortunatamente non ci sono stati problemi e il lancio e' confermato per oggi alle 21,47 italiane.

La missione di Endeavour durera' 14 giorni, al termine dei quali la navetta piu' giovane della flotta degli shuttle della Nasa avra' percorso un totale di 160 milioni di chilometri, 294 giorni in tutto trascorsi in orbita in 25 voli diversi. Poi, sara' trasportata a bordo di un Boeing 747 della Nasa a Los Angeles, una delle citta' prescelte dall'agenzia per esporre gli shuttle decommissionati.

Ai comandi della navetta che per l'ultima volta trasporta ci sara' Mark Kelly, il marito di Gabrielle Giffords, la deputata democratica dell'Arizona che per, assistere da vicino al lancio, ha interrotto per poche ore la difficile riabilitazione a cui e' costretta dopo l'attentato di cui e' stata vittima lo scorso otto gennaio a Tucson. Anche per sostenere la protettissima e riservata presenza di Giffords a Cape Canaveral, domani arriveranno Barack Obama con la moglie Michelle (insieme erano gia' andati a visitare in ospedale ''Gabby'' pochi giorni dopo l'attentato), e le figlie. (e' solo la terza volta che un presidente in carica assiste al lancio di una missione spaziale, dopo Richard Nixon per l'Apollo 12 nel 1969 e Bill Clinton, per il lancio del Discovery del 1998 con a bordo John Glenn).

A bordo dell'Endeavour, oltre a Kelly, ci sono altri cinque astronauti: il pilota, Gregory Johnson e gli specialisti di missione, Roberto Vittori, Michael Fincke, Greg Chamitoff e Andrew Feustel. E' fitto il loro programma di lavoro, che fra l'altro prevede anche quattro diverse passeggiate spaziali.

Il terzo giorno di volo, lo shuttle attracchera' alla stazione spaziale orbitante. Il quarto, lunedi' quindi, Vittori, con Fuestel e Fincke, manovreranno i bracci robotici dello shuttle e della stazione spaziale per portare fuori dalla stiva della navetta il rivelatore di particelle Ams e ancorarlo all'esterno della struttura permanente, dove rimarra' altri dieci anni, o comunque fino a che la stazione sara' operativa, a distorcere raggi cosmici, attirandone a se le particelle cariche per una manciata di nanosecondi, il tempo necessario per capirne la natura e darne notizia a terra.

Attraverso Ams passeranno ogni secondo 25mila particelle del flusso dei raggi cosmici (in questi giorni, a terra, in attesa di essere messo in orbita, i suoi strumenti ne registravano in media 400).
A CACCIA DEL MISTERO DELL'ANTIMATERIA
Particelle che oltre l'atmosfera terrestre si presentano, in natura e a velocita' impossibili da riprodurre negli acceleratori a terra, dove e' nata la tecnologia e, 16 anni fa l'idea (del premio Nobel Samuel C. Ting e dell'italiano Roberto Battiston, ora responsabile e vice responsabile rispettivamente dello strumento) di trasferire lo studio delle particelle elementari anche nello spazio.

Particelle, quelle che intercettera' lo spettrometro magnetico (che ha un volume di 64 metri cubi e un peso a terra di 80 tonnellate, ed e' il primo di queste dimensioni mai inviato in orbita) provenienti da regioni remote dell'universo, tracce del breve periodo in cui materia e antimateria erano ancora presenti, in forma elementare, vicine in pari quantita', prima che l'antimateria scomparisse per lasciare spazio alla materia che conosciamo che ha cosi' avuto modo di aggregarsi e darci forma, a noi e a tutto quello che abbiamo intorno.

La scoperta di un nucleo pesante di antimateria (il primo candidato, il piu' desiderato, e' il nucleo di anti elio), un suo passaggio attraverso Ams segnalerebbe al mondo che, da qualche parte nell'universo, anche l'antimateria (la materia composta da particelle di energia, quindi massa, negativa) e' riuscita a comporsi in strutture piu' grandi di quelle che si sono sporadicamente rilevate negli acceleratori e quindi che ci possono essere stelle, o pianeti e galassie intere di antimateria.

GRANDE IL CONTRIBUTO DELL'INDUSTRIA ITALIANA
Ams, alla cui realizzazione gli scienziati e l'industria italiana hanno dato un contributo fondamentale sotto l'egida dell'Agenzia spaziale italiana e dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, cerchera' anche materia oscura, la materia di cui e' composto in larga misura l'universo (in quantita' di sei volte superiore alla materia ordinaria) che non emette luce e materia strana, materia composta da quark diversi da quelli che conosciamo, in grado di dare forma, questo si prevede, a masse superdense come quelle che formano le stelle di neutroni.

Endeavour porta il nome della prima nave comandata da James Cook che parti' nel settecento dall'Inghilterra verso il Pacifico con un equipaggio di astronomi e botanici per scoprire un nuovo mondo.

Un nuovo cosmo e' quello che si propongono di definire i circa 600 scienziati che in 16 paesi diversi studieranno, gia' dalla prossima settimana, i dati di Ams.

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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