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A Venezia, dopo 100 anni, stop cibo ai piccioni in piazza S. Marco...

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garfield:
  E' entrata in vigore l'ordinanza del Comune di Venezia che vieta la vendita di granaglie in Piazza San Marco. Dopo cento anni di amorevole dispensa di cibo ai mille e più colombi della piazza, dunque, Venezia ha smesso di dar da mangiare ai volatili. Ma i venditori di grano protestano, i residenti sembrano schierati con loro e i turisti li hanno nutriti ugualmente. Una decisione che in primo luogo aveva sollevato le proteste degli animalisti, ma che  vede in prima fila, a contestarla, i venditori di grano, rimasti al momento senza lavoro.

Gia' ieri, dalla Basilica e dal Molo del Bacino di San Marco, avevano inscenato una protesta con cartelli appesi ai banchetti chiusi, durata tutto il giorno e che proseguirà fino al 7 maggio, quando è in programma un incontro con gli assessori competenti. Il consiglio comunale, infatti, ha deciso che hanno diritto ad un indennizzo, che potrà essere in denaro o in licenze alternative, da individuare. Le scritte sono state soprattutto contro Cacciari: "Maledetto il giorno che ti ho votato" e "Grazie sindaco hai fatto morire la nostra attività dopo 100 anni di vendita del mais ai piccioni. Cacciari, che veneziano sei?".

Altri ricordavano che in tutto il mondo i colombi di San Marco sono un'attrattiva turistica mentre il Comune vuole mandarli via. Se il capo della polizia municipale di Venezia teme ora, soprattutto, "il tam-tam mediatico che si scatenerà", molti sono stati oggi i turisti che hanno diviso il loro panino (anch'esso 'fuori legge': un'ordinanza vieta infatti anche ai visitatori di mangiare in piazza San Marco) con le creature affamate. "Mi muoverò nell'applicazione delle nuove regole - dice Marco Agostini, capo dei vigili lagunari - sarò destinato a figuracce nei confronti dell'opinione mondiale. Penso già al tam-tam mediatico che si scatenerà quando ci troveremo costretti a multare un bambino o un disabile...". "Torneremo in Piazza, dove siamo stati per cento anni, e resteremo lì senza aprire i banchi - promettono da parte loro i 19 titolari di licenza di vendita grano - se non possiamo vendere grano, almeno ci diano la licenza per le specialità veneziane e i souvenir, sempre in Piazza, come ci era stato promesso all'inizio di questa lunga vicenda". Sul fronte animalista, per il momento, solo l'estensione della tradizionale "Su e so per i ponti" animalista del prossimo 4 maggio, ora dedicata non più soltanto al gatto e al cane, ma anche ai colombi: nel manifesto, accanto alle quattro zampe, sono spuntate, ex novo, due ali.

mozagga:
a parte che non condivido la frase "...che figura quando multeremo un bambino o un disabile". Perchè c'è differenza multare un disabile, un bambino, un adulto o una persona senza handicap? Allora consideriamo un disabile un diverso? Stiamo retrocedendo mentalmente forse? ne conosco di disabili e mai nessuno desidera essere considerato e trattato in "modo diverso".

in secondo luogo ognuno fa i suoi interessi...potrebbe essere che i piccioni oltre a portare malattie, rovinino le opere artistiche. Infatti non si parla di 10 piccioni ma centinaia. C'è il problema latente che se i piccioni non mangiano più in piazza S.marco...ndo vanno a mangiare il grano? migrano nei campi? contadini ingrifati allora.

una domanda mi sorge spontanea però: dopo 100 anni...perchè? quali sono le motivazioni per l'entrata in vigore di questa ordinanza.
E' questo il punto...

garfield:
sono le classiche sparate che escono da bocche non collegate al cervello...

franca1000:
sicuramente dispiacerá a parecchia gente anche perché i piccioni se non gli dai da mangiare si cercheranno altri posti dove trovarlo, cmq appartenevano a piazza s. marco e sulla questione di multare bambini e disabili, ha ragione moza...

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