In mancanza di Oscar Pistorius, il quattrocentista che corre con delle protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe (amputategli per una grave malformazione), il cui destino olimpico è nella mani del Tas, il Sudafrica potrà schierare a Pechino, nelle gare dei 'normodotati', la nuotatrice Natalie Du Toit. Si tratta della ragazza 24enne a cui nel 2001, per un grave incidente in moto, venne amputata la gamba sinistra. E che continua a nuotare con la forza delle sole braccia, e l'aiuto di una gamba.
La Du Toit, che nuotava anche prima dell'incidente e nel 2000 mancò d'un soffio l'ammissione ai Giochi di Sydney, ha ottenuto la qualificazione per quelli di Pechino piazzandosi al quarto posto assoluto, contro gente che aveva una gamba in più di lei, nella gara dei 10 km. dei Mondiali di nuoto in acque libere, a Siviglia. Questa prova farà il suo esordio assoluto nel programma olimpico proprio a Pechino. Non è la prima volta che la Du Toit gareggia contro atleti normali: negli 800 stile libero, quindi in vasca, ai Giochi del Commonwealth di Manchester 2002 andò in finale e chiuse all'ottavo posto, ricevendo poi in patria un'accoglienza trionfale. L'anno scorso ha invece vinto la finale dei 1500 stile libero, sempre dei 'normodotati', ai campionati africani ad Algeri. In quell'occasione, commentandone l'impresa, il professor Antonio Dal Monte, già direttore dell'istituto di Scienze dello Sport e famoso biomeccanico, aveva spiegato che, a suo parere, "Pistorius non vince perché le sue protesi non sono il capolinea di una tecnologia ma solo l'inizio. La Du Toit invece può vincere nel nuoto di fondo perché in quella disciplina le gambe quasi non si usano: insomma, lei è più favorita rispetto a Pistorius". Se le tesi di Dal Monte siano fondate, la Du Toit potrà dimostrarlo a Pechino, dove farà le Olimpiadi e non le Paralimpiadi, in cui si è messa in evidenza ad Atene 2004 vincendo 5 ori ed un argento. Stavolta la sua vittoria sarà il semplice fatto di esserci: "partecipare alle Olimpiadi è sempre stato il sogno della mia vita - ha detto oggi a Siviglia dopo la gara - ed aver perso una gamba non ha cambiato i miei obiettivi. Finalmente ce l'ho fatta".