Non doveva essere affatto facile convivere al fianco di personalità ipertrofiche come quelle di Syd Barrett, Roger Waters e David Gilmour: Richard Wrigth lo sapeva, e infatti scelse, in quella che è stata una delle più grandi band di tutti i tempi, di ritagliarsi un ruolo solo all'apparenza defilato. La sua discrezione, però, non gli ha impedito di giocare un ruolo fondamentale nella costruzione del sound dei Pink Floyd: "Era gentile, umile e riservato, ma la sua voce e le sue parti sono state delle componenti magiche del nostro sound: per quanto mi riguarda, i momenti migliori dei Pink Floyd sono quelli dove la sua presenza era massima", lo ha ricordato David Gilmour il 15 settembre del 2008, in occasione della sua morte.
Per ricordare Wright, abbiamo scelto di selezionare una rosa di brani estratti dai suoi due dischi solisti "Wet Dream" e "Broken China", pubblicati rispettivamente nel 1978 e nel 1996. Buon ascolto.
http://www.rockol.it/news-662452/richard-wright-anniversario-morte-album-solisti-tastierista-pink-floyd